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Taxi e noleggio con conducente: due servizi simili eppure diversi

Tullio Cerrato • lug 07, 2022
Uomo su una scala mobile

I trasporti pubblici offrono diverse opzioni per le persone che devono spostarsi e che non dispongono o non vogliono utilizzare la propria vettura: i servizi di linea, che consistono in autobus e altri mezzi con percorsi prestabiliti, e i servizi non di linea.
Taxi e noleggio con conducente (NCC) sono le due possibili soluzioni non di linea e, sebbene sembrino molto simili, nascono per soddisfare esigenze diverse.

La differenza principale

Taxi e NCC sono entrambi servizi che consistono nel pagare un autista con vettura per farsi trasportare a una destinazione precisa: la differenza principale tra i due è che il taxi non prevede nessuna forma di prenotazione. Il tassista è un professionista iscritto a una società convenzionata e autorizzata per un preciso comune dal quale deve sempre partire. La tariffa del taxi dipende dalla durata e dalla lunghezza del viaggio, indicata da un tassametro che deve essere sempre visibile.


Il servizio NCC è invece più flessibile, con un itinerario stabilito in base alle necessità del cliente e un costo definito prima di partire, spesso con preventivo. La prenotazione può avvenire 6, 12, 24 e 48 ore e permette di concordare un orario preciso di incontro evitando quei 15 minuti che il tassista potrebbe necessitare per raggiungere il cliente. Anche le aziende che offrono servizi di NCC sono dotate di autorizzazioni, ma rispettano regole diverse, tra cui il ritorno in rimessa dopo una prestazione.

Soluzioni diverse per esigenze diverse

Il taxi è un servizio pensato soprattutto per il privato: un turista che deve spostarsi dall’aeroporto all’albergo potrebbe scegliere di chiamare un taxi piuttosto che affidarsi ai mezzi pubblici. Chiamando un numero dedicato verrà raggiunto da un professionista che lo condurrà a destinazione. È importante sottolineare che il tassista non può rifiutare una corsa qualora non sia previsto di lasciare il comune di competenza.

Il servizio NCC nasce, invece, per soddisfare le esigenze di professionisti che si spostano per lavoro o turisti che vogliono seguire itinerari precisi: prenotando in anticipo sono in grado di evitare ritardi e contrattempi sulla loro scaletta. Il noleggio autobus per gite, ad esempio, è considerato NCC.

L’obbligo di rimessa

Già citato, l’obbligo di rimessa è un altro importante elemento da considerare quando si distingue il servizio NCC dal taxi. Il conducente a noleggio non è infatti autorizzato a sostare su piazzole pubbliche ed è tenuto a ritornare presso la sua autorimessa in attesa della prossima prenotazione.

Allo stesso tempo, è tuttavia vietato ai tassisti di sostare in punti strategici e convincere i clienti ad affidarsi ai loro servizi: la richiesta del servizio taxi deve infatti avvenire tramite precise richiesta telefonica o altri canali adibiti, con i tassisti tenuti a sostare in aree dedicate in attesa di una chiamata.

Il problema Uber

Ora che conosciamo la differenza tra taxi e NCC può essere interessante sottolineare un problema degli ultimi anni. Il servizio Uber crea ancora oggi problemi nel settore data la sua natura mista: come i taxi prevede un intervento a chiamata e tariffa determinata dalla corsa, ma consente di prenotare attraverso un’applicazione. Uno dei motivi per cui si sono accese diatribe e contestazioni è dovuta proprio a questa natura ibrida di Uber, un problema ancora oggi non completamente risolto.

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